Dedicata

Sono le 2:54 del mattino e sono in pieno offuscamento:
sarà l’alcool, saranno i fumi dell’hashish,
saranno tutti e due che esaltano il mio talento.

Ma è così che mi viene in mente questa poesia, che spero viaggi leggera
lungo le coscienze, attraversi la vita di tutti, spero possa servire anche alla mia.
Come un pittore ricoperto da un mantello di nostalgia affrescherò quest’aria rarefatta avendo cura di dosare nel miglior modo il colore della speranza
e la sfumatura della follia.

È dedicata a tutti quelli che la primavera non l’hanno vista mai,
quando tornano a casa piangono soli perché stanno affogando in mezzo ai guai (ricorda il peggio deve ancora venire).
A tutti quelli che la mattina si alzano presto, prestissimo per andare a lavorare,
fanno un lavoro di merda, prendono niente e si ostinano a sognare (beati voi).

Dedicata a tutti quelli che la soluzione non l’hanno mai trovata e si guardano allo specchio timorosi: ma davvero l’ho cercata?
Dedicata a tutti quelli che amano Dio ma che non ci hanno mai creduto e hanno paura di ammetterlo a loro stessi: hanno paura d’aver perduto.

A tutti quelli che nell’ombra si muovono furtivi, dedicata ai poliziotti,
m’ancor più ai fuggitivi (w l’anarchia).
Dedicata a tutti quelli che non distinguono la differenza fra regime e libertà,
staranno sempre seduti ad aspettare
che altri per loro cerchino la verità (codardi).
Dedicata a tutti quelli che non hanno la forza di reagire, che vorrebbero combattere ma sono troppo stanchi: sono stanchi di soffrire (coraggio).
Dedicata a tutti quelli che invece combattono contro ogni avversità,
non hanno mai versato una lacrima e non cercheranno mai pietà (chapeau).

A tutti quelli che hanno sperato che prima o poi cambiasse il vento, pregando Dio,
la Madonna o forse tutti i Santi e si son trovati vecchi e soli adagiati sul ciglio
dei rimpianti (chi di speranza vive…).

Dedicata a tutti quelli che sono troppo sentimentali,
quelli che la cattiveria non sanno nemmeno cosa sia e li trovi buttati per strada attaccati a bottiglie piene di malinconia.

A tutti quelli che vedono rosso, a tutti quelli che vedono nero, a quelli che odiano tutti e due ma a stronzaggine non sono da meno (non aggiungo altro) .
Dedicata a tutti quelli che ho conosciuto (quelli a cui non sono mai piaciuto)
in tempi e luoghi diversi, a tutti quelli che hanno fatto grandi progetti
ma che poi sono andati persi.
Dedicata a tutti quelli che sperano di trovare nella musica la loro realizzazione:
dalla lirica, al jazz, al punk, al black metal,
in fondo sono tutti in cerca di un’emozione (sviolinata).

Dedicata ai grandi attori di cinema e di teatro, di successo e d’insuccesso,
a chi lo fa per professione e a chi ha imparato che nella vita
si ottiene tutto con la finzione ( no, non mi riferisco a nessun politico ).

Dedicata infine a tutti quelli come me:
nascono artisti e alle tre di notte invece che andare a dormire (o fare altro…)
si gettano nel fuoco dell’emozioni senza nemmeno chiedersi il perché.

Autore: Davide Leoci