Pensieri di Contrabbando
Ciao, come stai?
Non lo so.
Stai bene?
No.
E da quanto?
Non lo so.
Cosa fai?
Aspettavo.
Chi?
L’eternità.
E da quanto?
Da ieri.
Perché?
Forse perché pensavo…
Anch’io l’ho capito.
Io no.
C’e’ profumo d’orchidee.
No è una dalia, l’ho capito dai colori.
L’hai capito?
Il rosso purpureo del solco dell’espiazione, oltre la siepe al di qua della dannazione.
No non la vedo.
Avvicinati.
No non la vedo.
Senti il respiro del vento lungo la rupe, sembra quasi di toccarlo,
mi piacerebbe massacrarlo.
Ma perché?
Chiedilo a Lui, io non so rispondere.
Ma io pensavo…
Ci sarà una linea invalicabile che porta all’imponderabile,
una linea impercettibile che regola i confini dell’indicibile.
Ti vedo e vedo un mondo dove i cieli sono diversi e non tutti uguali,
dove i profumi si mischiano con la fame e la sete,
dove nasciamo ribelli e non moriamo rivali.
Lo so.
E adesso?
Lasciati guidare da questa lucente oscurità diventa ombra,
non cercare di capire l’incomprensibile tanto il sole sorgerà.
Abbandonati ai malefici della memoria e coglierai anche l’invisibile.
E se fosse…
Non c’e’ una ragione per non abbandonarsi al segreto di un’immaginazione,
risalendo la corrente mille volte e mille ancora
aspettando ansiosamente l’agognata compensazione.
Uh, ne dubito.
Credere, bisogna credere se no.. .
Certo che è strano.
Ѐ l’universo.
L’ho rivista.
Io no.
Dove ?
Nel porto dell’iniquità.
Il mare era calmo?
All’apparenza.
Ma ci ritornerai?
Se non la trovo sì.
Ma il presente com’è?
Docile come un leone.
E il futuro?
A tratti malinconico.
E il passato?
Ѐ passato…
Autore: Davide Leoci