L’Angelo Nero

So che sei di un altro, ma che ci posso fare se la prima volta che ti vidi dentro di me si scatenò un uragano, una tempesta perfetta,
fatta di venti imperiosi, nubi alte, nubi scure, nubi che avvolgono tutto,
che fanno paura e ti rapiscono l’anima se in quell’istante
ti fermi a pensare.

Che ci posso fare se sentii il mio cuore tremare,
tremare alla vista di quell’angelo nero:
ma tanta bellezza esiste davvero?

Che ci posso fare se i tuoi capelli dorati sembran come il sole
di metà pomeriggio riflesso sul mare.
Che ci posso fare se quando scruto i tuoi occhi grandi e smeraldati sembra che il tempo insieme a me si fermi a guardarli:
nemmeno Dio saprebbe come migliorarli.
Immagino il tuo corpo nudo, eccitante e imperfetto, viaggiare leggero
su di una nuvola di petali di rosa, di rosa nera, tu lì e io in galera.

Mi farai mai uscire angelo nero? Solo per un momento…
Anche se il mio amore resterà lì, come uno spartito impolverato dal vento, dal vento dell’oblio, sulla scia di un destino che non ho scritto io.
So che sei di un altro.
Oh… quanto è fortunato, e forse non lo sa.
Ѐ il capitano di una nave che lo porterà all’eternità.

Autore: Davide Leoci