L’Alba che Verrà

Alle prime luci dell’alba che verrà s’incontrano due uomini, del tutto diversi,
ma apparentemente uguali.

La loro vita è stata dipinta sotto una tempesta in chiaroscuro:
uno appartiene al passato, l’altro appartiene al futuro.

Sono uno di fronte all’altro, sono uno lo specchio dell’altro.
Si scrutano intensamente con i loro occhi silenziosi,
si parlano senza dirsi niente attraverso i loro cuori sanguinosi.

Ti ricordi di me? Chiede l’uomo del passato all’uomo del futuro,
ricordi continua l’uomo quante ne abbiamo passate io e te.
Abbiamo combattuto fianco a fianco attraverso mille battaglie,
siamo caduti tante volte e ci siamo sempre rialzati,
abbiamo perso insieme e abbiamo vinto insieme.

Abbiamo pianto, abbiamo riso e anche nei momenti peggiori
ci siamo sempre detti che nulla e nessuno ci avrebbe diviso.
So, che piano piano abbandonandoci al tempo che ingoia lentamente la vita,
tu mi dimenticherai e così scomparirò in una fragile fantasia,
per questo voglio dedicarti un po’ dei miei pensieri,
voglio dedicare solo a te questa poesia.

Credo che il passato, come il futuro, difficilmente si possa cambiare
e anche se vorrei aggrapparmi a te, non posso impedire alle tue ali
di continuare a volare.

Caro amico, se così ti posso chiamare… risponde l’uomo del futuro all’uomo del passato, è vero ne abbiamo passate tante, io sono stato accanto a te, e tu sei stato accanto a me, non posso rinnegarti, né potrò dimenticare, ma l’hai detto tu stesso:
non puoi impedire alle mie ali di continuare a volare.

Mi aspettano altre lotte, altre battaglie: da vincere o da perdere
e tu questa volta non ci sarai.
Forse mi aspettano altre lacrime o forse dietro l’angolo del domani
ci saranno altri sorrisi.

Sento il bisogno di lasciarti andare, cerca di capire è arrivato il momento di provare a ricominciare.
Cercherò la mia strada mettendo un velo ai tuoi bagliori,
vedrai non ripeterò i tuoi stessi errori,
imbroglierò la sorte sbirciando di tanto in tanto nel tuo cuore di vetro,
ma lo sai anche tu: chi vuole guardare avanti non deve più voltarsi indietro.

Noi siamo figli di due tempi diversi conclude l’uomo del futuro lasciandosi alle spalle l’uomo del passato, vedrai un altro sole sui nostri orizzonti ancora sorgerà,
ma tu rimarrai per sempre figlio dell’alba che è stata, io dell’alba che verrà.

Autore: Davide Leoci