Il Condannato

Voci nella notte, sguardi di passione, lacci stretti al cuore.
La settima ora è giunta e tu dovrai pagare,
anche senza prove, ma il mondo così ha deciso.

Tu pensi al destino: vigliacco e assassino.
Tu pensi al fato: nemico leale, amico spietato.
Tu pensi a Dio, ma non hai capito: se vivi o muori lo decido io!

Hai passato la vita scappando, forse lottando, e a cosa è servito?
Il tuo cuore e lì, lo vedi: immerso nel fango.
Tra lune di pietre e soli d’amianto i fiori appassiscono,
i dolori fioriscono, in un mare chiamato rimpianto.

Senti com’è dolce il profumo della rivalsa…
Mi giunge nuova una carezza, la tua ultima salvezza,
se il dolce tintinnio delle stelle ammattite saprai ascoltar.

Ma non disperar, forse rinascerai, vedrai sarà a mezza sera:
forse d’estate, forse d’autunno, forse d’inverno, forse a primavera.
Non sai cos’hai fatto, bè neanch’io in fondo,
ma poco importa perché così ha deciso il mondo:
e il mondo non dimentica, mai.

Autore: Davide Leoci