Come Eravamo

Sono vecchio ormai, sono stanco,
hanno fatto troppa strada i miei poveri piedi: troppa.
Meglio godersi questo cielo blu, meglio addormentarsi
avvolti da questo fresco venticello…

Ѐ passato tanto tempo ma non è ancora finita, voglio resistere fino all’ultimo afflato, voglio di nuovo essere risucchiato dal vortice della vita.
Oggi è una giornata perfetta, ma non è ancora giunta l’ultima ora.
Mi sembra che tutto profumi di rose o forse sono io che con l’età ho imparato a vedere in maniera diversa le cose.
Ti ricordi com’eravamo una volta?

Mi sembra di essere vissuto migliaia di anni, in decine di corpi diversi,
che in quest’istante ho riunito come in una festa di commiato tutti dentro di me:
credo siano contenti di rivedersi.

Eravamo poveri, ma fiduciosi che un giorno tutto sarebbe cambiato,
eravamo ricchi di orgoglio, ricchi di speranze, convinti che prima o poi il destino
ci avrebbe aiutato.

Eravamo tristi, anche se fuori sembrava che tutto andasse a meraviglia,
come compagna una lacrima che lontana da occhi indiscreti
s’impigliava nelle ciglia.

Eravamo spesso sconfitti, ma mai domi, avevamo perso tante battaglie
ma non abbiamo mai gettato il cuore sottoterra, perché eravamo sicuri
che alla fine l’avremmo vinta noi quella maledetta guerra.

Eravamo sempre soli, derisi e abbandonati, nessuno credeva che potessimo avere delle possibilità, ma non ci siamo mai arresi perché dentro l’anima sapevamo
che quella non era la verità.

Credo di essere arrivato al punto di non dover più avere paura della parola aldilà, anche se ammetto che mai mi sarei aspettato di riuscire ad arrivare fin qua…
Con gli occhi che sorridono alla mia giovinezza,
che scompare sullo sfondo e ripensano ad un piccolo uomo
che armato solo dei suoi sogni riuscì ad arrivare sul tetto del mondo.

Autore: Davide Leoci